Mindware #10: Meno orizzontale, più verticale
Il punto è capire quello che ci interessa, davvero
Ho riflettuto molto sul senso di questa newsletter.
L’intento iniziale era egoistico:
creare un filtro per la mia dieta mediatica, provare a dare un ordine, prima di tutto mentale, alle cose che leggo, guardo, ascolto.
avere il coraggio e la pazienza di aprire i link salvati su Pocket, trovati qua e là per serendipity, e leggere le cose che, in momento precedente, mi erano sembrate interessanti.
Ma, ahimè, è un’illusione bella e buona. Quella lista di link pare che sia infinita, proprio come la coda di libri in attesa di essere letti.
Comunque, mettere tutto questo materiale in ordine, pensavo potesse avere un senso anche per qualcun altro.
Questa motivazione è ancora forte, ma, a partire dai prossimi numeri, credo che qui troverete meno link e più approfondimenti. Questa newsletter sarà meno orizzontale e più verticale. E ora, cominciamo.
Cose di libri
Alessandro Cattelan ha fondato una casa editrice. Si chiama Accento e pubblicherà romanzi scritti da autori esordienti oppure dimenticati. Il direttore editoriale è Matteo B. Bianchi, scrittore, talent scount, autore del podcast sui libri Copertina e curatore della rivista di racconti ‘tina.
Le librerie dove i redattori di Fumettologica tengono i fumetti. I fumetti vivono di formati editoriali molto diversi tra loro. Rispetto ai libri, che di solito sono stampati in formati standardizzati, come ad esempio il “romanzo hardcover” o il “tascabile”, i fumetti sono alti, stretti o lunghi, sono spillati, brossurati o cartonati, vanno dalle dimensioni ridotte – comuni a manga, Topolino e Diabolik – a quelle più slanciate dei comic book, per arrivare ai grandi volumi “alla francese” e culminare infine con gli imponenti “omnibus” di mille pagine o veri e propri esperimenti cartotecnici oversize.
Gertrude Stein “genia” dell’arte e della letteratura in un nuovo fumetto. Ernest Hemingway le sottoponeva i suoi testi, Pablo Picasso bramava conversare con lei, Henri Matisse era geloso della sua amicizia. E poi Francis Scott Fitzgerald, Sherwood Anderson e Georges Braque. Sono tanti e tutti di rilievo gli artisti e i letterati che nel corso della loro carriera videro in Gertrude Stein una figura di riferimento. Un nuovo fumetto si sofferma ora sulla produzione della scrittrice e poetessa americana, tentando di fornire risposta a una domanda ben precisa: perché sono così poche le persone che conoscono la Stein? Perché la si ricorda solo come anfitriona e mecenate di celebri artisti e intellettuali, e non per i suoi libri?
Come leggere “Alla ricerca del tempo perduto”. “Alla ricerca del tempo perduto” dello scrittore francese Marcel Proust ha la fama di essere il romanzo più lungo del mondo. Anche per questo la sua lettura integrale è considerata una specie di sfida, un’impresa che solo i lettori davvero “forti” portano a termine, e che molti si ripropongono di tentare una volta nella vita.
Il romanzo manifesto del cyberpunk, “Neuromante” di William Gibson, è stato scritto su una macchina da scrivere meccanica: una Hermes 2000 del 1927.


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Qualche consiglio su come parlare del più e del meno. In gergo si chiamano “small talk” e sono più importanti di quanto immaginiamo. Assumono la funzione di «colla sociale», con effetti molto positivi sulla collaborazione e l’umore delle persone.
Il binge watching sta passando un po’ di moda.
Un quadro di Mondrian è stato appeso al contrario per 77 anni.
📚 Letture
“A Venezia. Da Brodskij a Bolaño” di Graziano Graziani (Giulio Perrone Editore). Un ritratto di Venezia profondo e avvincente, che riesce ad andare oltre il patrimonio storico-artistico di inestimabile valore, che stordisce e di cui hanno parlato tanti, per raccontare quelle che sono vere e proprie epifanie, risvolti interiori che Venezia svela ai viandanti più sensibili e attenti che la attraversano.
“Exfanzia” di Valerio Magrelli (Einaudi). Il libro di poesie ha un titolo enigmatico: allude a un'uscita dalla vita che vuole creare, per contrasto, l'immagine di un ingresso nella vecchiaia.
“Rischiare grosso” di Nassim Nicholas Taleb (Il Saggiatore). Il tema di questo saggio sono quelle che l’autore chiama asimmetrie del comportamento umano, quelle azioni che comportano un rischio personale (non scaricabile sugli altri) molto alto. Per Taleb, infatti, è proprio “il coraggio (di assumersi rischi) la virtù suprema”.
“L’anima delle città” di Jan Brokken (Iperborea). Un libro da leggere lentamente, ma soprattutto immaginare. Il flâneur olandese considera il viaggiare una scuola di vita, un allenamento allo sguardo, ma anche un modo semplice per dimenticare (in primis l’ingombrante Io).
“Venezia minima” di Predrag Matvejević (Garzanti). Lo sguardo attento e quasi microscopico di Predrag Matvejević trasforma le pietre e i cocci di Venezia in frattali: osservati da vicino, con rispetto e attenzione, ci restituiscono il racconto di un’intera città. I materiali, anche quelli di scarto, diventano fotografie di un passato che non ha lasciato altre tracce.
📺 Visioni
SERIE TV:
After Life, su Netflix. La serie, creata, diretta, prodotta e interpretata da un grande Ricky Gervais (il protagonista di The Office UK), affronta un tema molto delicato: il lutto di una persona cara. Lo fa con profondità, ma anche con leggerezza. Non nascondo di essere passato dal riso al pianto, dopo alcuni episodi, e di aver divorato tutte e tre le stagioni. Ne avrei viste volentieri altre tre (anche per capire cosa sarebbe successo con Emma).
Maid, su Netflix. Tratta da una storia vera, racconta il difficile percorso di Alex, una giovane madre che, provando a liberarsi da un passato di violenza e sofferenza, scappa con sua figlia per provare a costruirle un futuro migliore del suo. Sarà una lotta quotidiana, piena di sacrifici e lavori umili. Molto bella e commovente. Margaret Qualley, l’intensa protagonista, e Andie MacDowell, sono figlia e madre, sia nella serie sia nella vita.
Gypsy, su Netflix. Jean Holloway (Naomi Watts) è una psicologa con un vissuto complicato che fa una scelta molto pericolosa. La sua vita rischierà di crollare come un castello di carte. Una storia intrigante, sfaccettata, ma convincente fino a un certo punto.
🎙Podcast
“Morning” di Francesco Costa. L’appuntamento quotidiano del vicedirettore del Post (riservato agli abbonati del giornale) è ormai irrinunciabile per me e mi sento di raccomandarlo. Non è una semplice rassegna stampa. È anche una riflessione sul giornalismo contemporaneo (se vi interessa il tema, vi segnalo questa newsletter). L’host sa il fatto suo, non si prende troppo sul serio e, tra un commento e l’altro, dispensa anche piccole e utilissime lezioni di giornalismo (preziose anche per chi i giornali semplicemente li legge).
Il Ministero della Cultura racconta le biblioteche italiane con un podcast. Biblioteche non solo da leggere, ma anche da ascoltare. Biblioteche d’Italia è il titolo del progetto che comprende cinque podcast prodotti da Podcastory, ognuno dedicato a una diversa biblioteca italiana e raccontato dalle voci di Giuppy Izzo e Luca Ward.