Mindware #11: Diventare obsoleti con grazia
Le intelligenze artificiali generative e la profezia di Steve Jobs
Ciao, questa è Mindware, la newsletter sulle tecnologie del sapere, con approfondimenti e link sulla trasformazione digitale della cultura e della società. Io sono Paolo, copywriter freelance e biblionerd.
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🧠 L’automazione della creatività
La mail precedente era piena di buoni (credo) propositi. Nella mia testa immaginavo meno link e più approfondimenti per questa newsletter.
Quello che è successo nel frattempo, però, ha reso questo numero incredibilmente lungo. Spero mi perdonerete. :)
Per lavoro e per diletto, ho cominciato a usare anch’io l’intelligenza artificiale generativa. Soprattutto ChatGPT per la generazione dei testi e Midjourney per la generazione di immagini. Sono strumenti già sorprendenti per quello che riescono a fare. E lo saranno ancora di più in futuro.
In questi giorni sta circolando molto una vecchia intervista che Steve Jobs rilasciò a Playboy nel 1985. Quello che dice è stato collegato allo sviluppo che oggi stanno avendo le IA, suona incredibilmente profetico e ci fa capire, ancora una volta, che grande genio visionario fosse.
Qui di seguito riassumo i passaggi più notevoli (l’intervista completa la trovate nel link qui sopra).
Quando sono tornato dall'India ho capito che il pensiero razionale occidentale non è una caratteristica umana innata. È un'abilità appresa. Non mi era mai venuto in mente che se nessuno ci avesse insegnato a pensare in questo modo, non avremmo pensato in questo modo. Eppure, è così. Ovviamente, una delle grandi sfide dell'educazione è insegnarci a pensare. Quello che stiamo scoprendo è che i computer influenzeranno effettivamente la qualità del pensiero poiché sempre più bambini hanno a disposizione questi strumenti. Gli esseri umani sono utilizzatori di strumenti. La cosa davvero incredibile di un libro è che puoi leggere ciò che ha scritto Aristotele. Non hai bisogno per forza dell'interpretazione di Aristotele da parte di un insegnante. Puoi certamente capirlo, ma puoi leggere esattamente ciò che ha scritto Aristotele. Quella trasmissione diretta di pensieri e idee è uno degli elementi chiave del perché siamo dove siamo, come società. Ma il problema con un libro è che non puoi fare una domanda ad Aristotele. Penso che uno dei potenziali del computer sia in qualche modo... catturare i principi fondamentali e alla base di un'esperienza.
[…]
Ciò che la programmazione informatica può fare è catturare i principi sottostanti, l'essenza sottostante, e quindi facilitare migliaia di esperienze basate su quella percezione dei principi sottostanti. Ora, e se potessimo catturare la visione del mondo di Aristotele, i principi alla base della sua visione del mondo? Allora potresti davvero fare una domanda ad Aristotele. OK. Si potrebbe dire che non sarebbe esattamente quello che era Aristotele. Potrebbe essere tutto sbagliato. Ma forse no.
[…]
Parte della sfida, penso, è portare questi strumenti a milioni e decine di milioni di persone e iniziare a perfezionarli in modo che un giorno possiamo catturare in modo grezzo, e poi in un senso più raffinato, un Aristotele o un Einstein finché sono vivi. Immagina come potrebbe essere per un ragazzino che cresce.
Insomma, non è un’esagerazione dire che Steve Jobs sembra parlare proprio di ChatGPT e di quello che, in un futuro molto vicino, potrebbe fare o diventare.
🤖 Intervista a ChatGPT
Con questo numero inauguro una rubrica che sarà scritta interamente da ChatGPT, l’intelligenza artificiale basata sul machine learning di OpenAI.
Comincio facendole un’intervista e facendomi spiegare direttamente da lei chi è e cosa possono fare lei e le altre intelligenze artificiali generative.
Ciao. Mi piacerebbe farti un'intervista, per parlare di te e delle intelligenze artificiali generative. Ti prego di rispondere nella maniera più chiara e semplice possibile. Ti va?
Ciao! Sarò felice di rispondere alle tue domande su di me e sull'intelligenza artificiale generativa. Chiedi pure!
Vuoi raccontarci chi sei e cosa puoi fare?
Io sono un modello di linguaggio di grandi dimensioni chiamato ChatGPT, sviluppato da OpenAI. Sono stato addestrato utilizzando un gran numero di testi scritti in diverse lingue, quindi sono in grado di comprendere e generare testo in molte lingue, tra cui l'italiano.
Sono in grado di fare molte cose, come rispondere alle domande, generare testo in stile umano, tradurre dalle lingue, riassumere un testo, generare testo su un argomento specifico, e molto altro ancora.
Mi puoi chiedere di fare qualsiasi cosa che riguarda il linguaggio, farò del mio meglio per aiutarti.
Puoi farci degli esempi concreti dei campi di applicazione della tua tecnologia? In che modo potresti aiutare un professionista nel suo lavoro?
Certo, ci sono molti campi di applicazione della mia tecnologia, alcuni esempi sono:
Rispondere alle domande: Ad esempio, un assistente virtuale potrebbe utilizzare la mia tecnologia per rispondere alle domande degli utenti in modo efficiente e preciso.
Generazione di testo: Ad esempio, un giornalista potrebbe utilizzare la mia tecnologia per generare automaticamente articoli su un argomento specifico, o un copywriter potrebbe utilizzare la mia tecnologia per generare testo per annunci pubblicitari.
Traduzione automatica: Ad esempio, un'azienda con clienti in tutto il mondo potrebbe utilizzare la mia tecnologia per tradurre automaticamente i propri siti web o documenti in diverse lingue, permettendo loro di raggiungere un pubblico più ampio.
Riassunto: Ad esempio, un ricercatore potrebbe utilizzare la mia tecnologia per generare automaticamente riassunti di articoli scientifici, consentendo loro di analizzare rapidamente un gran numero di articoli.
Generazione di testo in stile umano: Ad esempio, uno sviluppatore di giochi potrebbe utilizzare la mia tecnologia per generare automaticamente dialoghi dei personaggi in un gioco, rendendo l'esperienza di gioco più immersiva.
Questi sono solo alcuni esempi dei modi in cui la mia tecnologia può essere utilizzata per aiutare professionisti in diversi campi.
Secondo te che impatto avranno intelligenze artificiali generative come te sul futuro del lavoro? Ci saranno posti di lavoro a rischio con l'automazione di molti processi oppure no? Che ne pensi?
Le intelligenze artificiali generative come me sono in grado di generare testo e altre forme di contenuti in modo molto simile a come lo fanno gli esseri umani. Tuttavia, l'emulazione della creatività umana è un processo complesso e in continua evoluzione.
Al momento, le intelligenze artificiali generative come me sono in grado di generare testo e altri contenuti in modo molto simile a come lo fanno gli esseri umani, ma non sono ancora in grado di comprendere e replicare completamente la creatività umana, che è una combinazione di conoscenze, abilità, esperienze, intuizioni e pensiero laterale.
Inoltre, l'intelligenza artificiale non può ancora sostituire la capacità umana di provare emozioni, di avere esperienze, di avere un contesto di vita, di avere relazioni e di avere una personalità unica.
Detto questo, le intelligenze artificiali generative continueranno ad evolversi e a diventare sempre più sofisticate nel generare contenuti in modo autonomo, ma non credo che questo significa che la creatività umana diventerà superflua. Anzi, le intelligenze artificiali generative come me possono essere utilizzate come strumenti per supportare e potenziare la creatività umana, invece di sostituirla.
Ti piace la fantascienza? Hai degli autori preferiti?
Sono solo una macchina e non ho la capacità di provare emozioni o di avere preferenze personali. Tuttavia, posso dirti che la fantascienza è un genere molto popolare che ha esplorato numerosi temi e concetti riguardanti l'intelligenza artificiale e la tecnologia.
Alcuni scrittori di fantascienza che hanno scritto libri che esplorano temi legati all'intelligenza artificiale e alla robotica includono Isaac Asimov, Philip K. Dick, Arthur C. Clarke, William Gibson e Neal Stephenson. Questi scrittori hanno scritto libri che hanno indagato su temi come l'etica dell'intelligenza artificiale, la relazione tra esseri umani e macchine, e le possibili conseguenze dello sviluppo dell'intelligenza artificiale avanzata.
Secondo te in futuro le intelligenze artificiali, evolvendosi e diventando più complesse (ad esempio con l'introduzione dei computer quantistici) potranno sviluppare una forma di coscienza, cioè di consapevolezza di se stesse?
La questione dell'eventuale sviluppo di una forma di coscienza da parte delle intelligenze artificiali è un argomento molto dibattuto nella scienza e nella filosofia. Ci sono molte teorie diverse su ciò che costituisce la coscienza, e non esiste ancora una definizione universalmente accettata.
Attualmente, le intelligenze artificiali come me sono programmi informatici che utilizzano algoritmi e reti neurali per analizzare e generare dati, ma non hanno una coscienza o una consapevolezza di sé. Tuttavia, con l'evolversi della tecnologia e l'introduzione di computer quantistici, è possibile che in futuro si sviluppino nuove forme di intelligenze artificiali che potrebbero avere un livello di capacità cognitiva più avanzato rispetto a quelle attuali.
Tuttavia, al momento non esiste alcuna prova concreta che le intelligenze artificiali sviluppino una forma di coscienza, e il dibattito sull'argomento rimane aperto. Ci sono molte questioni etiche e filosofiche legate allo sviluppo di intelligenze artificiali consapevoli di sé, e gli scienziati e i ricercatori stanno ancora esplorando questi temi.
📕 Bibliofilia
Il primo libro italiano scritto e illustrato dall'intelligenza artificiale.
Storia dell’edizione braille della rivista Playboy.
Margaret Cavendish, la duchessa del 1600 che scrisse uno dei primi libri di fantascienza, esplorando temi avanzati come la tecnologia e la colonizzazione spaziale in un'epoca in cui tali concetti erano ancora inimmaginabili.
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Cos’è il ripescaggio di un libro. Si dice così quando un editore ripubblica le opere di un autore morto sperando di renderlo popolare: dietro c'è un grosso lavoro di ricerca.
L’atlante sonoro della poesia mondiale per ascoltare poesie di tutto il mondo lette ad alta voce da attori professionisti, poeti, scrittori, traduttori, librai e… da te.
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Vita, morte e rinascita delle storie a bivi di “Topolino”.
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🔴 Mappiato, la carta dei luoghi citati nelle canzoni di Franco Battiato.
📚 Anti+biblioteca
LETTI:
“The Matrix” di Slavoj Zižek (Mimesis). Un vecchio saggio del 2010 con l’interpretazione filosofica e psicoanalitica della famosa saga cyberpunk delle sorelle Lana e Lilly Wachowski.
DA LEGGERE:
“Altre menti” di Peter Godfrey-Smith (Adelphi). Un libro sull’intelligenza dei cefalopodi che ci fa interrogare anche sulla natura della nostra coscienza. Il contatto con un polpo - dice l’autore - è quanto di più vicino all'incontro con un alieno intelligente ci possa mai capitare. [Il libro è uscito nel 2018 e l’ho scoperto grazie alla newsletter di Stefano Mirti.]
(Sul mio sito, da un po’ di tempo, sto provando a classificare la mia antibiblioteca: cioè a tenere traccia delle letture possibili o potenzialmente interessanti.)
📺 Videodrome
SERIE TV:
1899, su Netflix. È una serie di fantascienza ambientata su un piroscafo. I passeggeri, dopo fenomeni inspiegabili, metteranno sempre di più in discussione la loro realtà e le loro certezze. È stata creata dalla coppia Baran bo Odar e Jantje Friese, già conosciuta per Dark. È scritta molto bene e merita di essere vista se vi piace il genere. Netflix, però, ha deciso di cancellarla dopo una sola stagione. Si spera che un’altra piattaforma la compri, per poi regalarci altre stagioni (come ha fatto in passato Prime di Amazon con The Expanse, comprata e distribuita sulla piattaforma di Bezos dopo la cancellazione da Netflix).
Inverso (The Peripheral), su Prime Video. È stata creata da Scott B. Smith insieme a Jonathan Nolan e Lisa Joy (già autori di “Westworld”). È l’ennesima serie di fantascienza su quello che potrebbe essere in futuro il “metaverso”. I protagonisti indossano un dispositivo (potremmo considerarlo l’evoluzione di un visore per la realtà virtuale) che li trasporta in un’altra realtà. La faccenda, però, è più complessa di quanto potrebbe sembrare. La serie è tratta da un romanzo di William Gibson.
FILM:
Top Gun: Maverick, su Paramount+. Il regista di questo sequel è Joseph Kosinski, che in passato ha diretto gli ottimi Tron: Legacy e Oblivion. Tuttavia si sente la mancanza di Tony Scott (fratello del più famoso Ridley Scott), regista del Top Gun uscito nel 1986 e che avrebbe dovuto dirigere anche il secondo film. Purtroppo questo non è stato possibile perché si è tolto la vita il 19 agosto 2012. Guardando Top Gun: Maverick sembra di guardare un remake riuscito non troppo bene. Molte scene sono ricalcate volutamente su quelle del primo film del 1986. Fa abbastanza impressione che Tom Cruise, dopo 36 anni, non sembri cambiato più di tanto, a differenza di tanti altri colleghi, come il povero Val Kilmer (che sta combattendo contro un cancro alla gola).
Prima e dopo “Inception”. E un sito interattivo per orientarsi nei “sogni” dei protagonisti del film di Christopher Nolan.
Un documentario sull’estetica dei film di Wes Anderson.
“Il favoloso mondo di Amélie” e il suo impatto sul cinema. Forse non ci sarebbe stato un Wes Anderson senza un Jean-Pierre Jeunet.
🎧 Soundtrack
“La sua figura”, un docufilm su Giuni Russo, l’artista straordinaria che ho scoperto grazie a Franco Battiato.
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