Mindware #9: Stavolta non si torna indietro
Dopo due anni di pandemia, ripiombiamo all'improvviso nel Novecento
Siamo belle addormentate.
Paradossalmente, un uomo intrappolato nel suo metaverso ci ha ricordato che l’equilibrio del mondo è precario.
E fregarsene di quello che succede fuori dalla nostra bolla, forse, non è una strategia che paga.
Neanche vivere alla giornata, probabilmente.
Cose di libri
Perché leggere romanzi cambia il cervello.
I 50 migliori libri sci-fi di sempre secondo Esquire USA.
"Perché difendo Dostoevskij e tutta la letteratura russa" - Lo scrittore Paolo Nori: "Questa guerra mi fa piangere perché è una guerra fratricida, ogni russo ha un legame con qualcuno in Ucraina: è terribile, come se io mi svegliassi un mattino e da Bologna bombardassero Parma. Una cosa davvero enorme e insensata."
Il libro giusto al momento giusto.
A Parigi il Musée Carnavalet dedica una mostra a Marcel Proust.
Libri per capire la guerra russo-ucraina
Anna Politkovskaja, “La Russia di Putin” (Adelphi), 2005-2022. Da qualche tempo l’Occidente cerca di tranquillizzarsi sulla Russia presentando Vladimir Putin come un bravo ragazzo volenteroso. Ma ora questo libro di Anna Politkovskaja, giornalista moscovita nota per i suoi coraggiosi reportage sulle violazioni dei diritti umani in Russia, ci svela, in pagine ben documentate e drammatiche, tale autoinganno. La giornalista è stata assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006, lo stesso giorno del compleanno di Vladimir Putin.
Garry Kasparov, “L’inverno sta arrivando. Perché Vladimir Putin e i nemici del mondo libero devono essere fermati” (Fandango Libri), 2016. Garry Kasparov, campione del mondo di scacchi dal 1985 al 2000, per più di 10 anni ha criticato apertamente la politica di Putin, fino a guidare una lista pro-democrazia nelle elezioni presidenziali del 2008. Dopo aver trascorso anni a inviare le sue fosche profezie sulle reali intenzioni di Putin, Kasparov ha visto realizzarsi le sue più nere aspettative: la Russia di Putin si definisce a partire dalla contrapposizione con gli stati liberi del mondo.
Le geometrie di Escher in un nuovo fumetto. Autori del fumetto sono Lorenzo Coltellacci (Roma, 1992) e Andrés Abiuso (Quilmes, 1996). A loro l’arduo incarico di racchiudere in un unico volume il magnetico universo di Escher: un universo fatto di mirabolanti geometrie, vertiginosi punti di vista e linee che si intrecciano all’infinito.
Nel 1987 uscì “The Joshua Tree, il quinto album degli U2 che segnò un punto di svolta per la band irlandese. Todd Dominey è andato alla ricerca dell’albero ritratto nella copertina. Lo ha trovato duecentocinquanta miglia a nord lungo la Highway 190 vicino al Parco nazionale della Valle della Morte. È diventato un vero e proprio luogo di pellegrinaggio e, attraverso una valigia di metallo, un racconto di viaggio collettivo.
L’Ucraina sta facendo scansioni 3D delle sue opere d’arte, prima che vengano distrutte dalla Russia.
Al Prado di Madrid si può annusare un dipinto.
DeLorean, l’auto che sfida il tempo torna moderna ed elettrica.
Intervista al fotografo Peter Rowen, il bambino scelto dagli U2 per la copertina del loro album di esordio, “Boy”.
Lo scacchista più seguito su internet. Non è Magnus Carlsen.
Il ritorno di Guybrush Threepwood
Se non sapete chi è, poco male. Vuol dire che siete molto giovani.
Ma chiunque sia stato adolescente negli anni ‘90 saprà benissimo che si tratta del protagonista di un famoso videogioco “adventure”: Monkey Island.
Una volta le chiamavano avventure “punta & clicca”. Per risolverle contavano più l’ingegno che la destrezza manuale.
In un certo senso, somigliano più a un romanzo che a una serie TV.
La notiziona è che il gioco torna con un nuovo capitolo della saga, grazie a Ron Gilbert, il geniale programmatore dei primi 2 Monkey Island, i più riusciti.
Cosa sono le avventure grafiche LucasArts
Per i non-nerd o giovanissimi, Manettini (la newsletter del Post dedicata ai videogiochi) lo spiega bene:
Tra la fine degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta il genere delle avventure grafiche era uno dei più diffusi e apprezzati. Si tratta di avventure con visuale solitamente in terza persona e schermate statiche, in cui si comanda un personaggio tramite l'uso del mouse (perlopiù) e lo si fa interagire con alcuni elementi ambientali in modo da risolvere gli enigmi proposti. Questo procedimento, quello cioè del selezionare oggetti tramite mouse e farli interagire con il personaggio e l'ambiente, le ha fatte conoscere come avventure "punta e clicca".
Nate come evoluzione delle avventure testuali, nelle quali cioè si dovevano scrivere con la tastiera verbi e azioni specifiche per far progredire la storia, ebbero il loro momento d'oro tra il 1987 (anno in cui LucasArts pubblicò Maniac Mansion) e la seconda metà degli anni Novanta, grazie soprattutto alla già citata LucasArts e Sierra Entertainment. Maniac Mansion nello specifico inaugurò una stagione particolarmente felice per il genere e per LucasArts, grazie soprattutto all'introduzione dello SCUMM (che sta per Script Creation Utility for Maniac Mansion), un'interfaccia grafica sviluppata da Aric Wilmunder e Ron Gilbert che permetteva di semplificare molto le interazioni con gli oggetti e i personaggi, e che sarebbe stata la struttura di gran parte della produzione Lucas di quegli anni.
Le avventure grafiche Lucas erano caratterizzate da una scrittura brillante ed enigmi intelligenti, con un ritmo compassato così da permettere a tutta la famiglia di giocare insieme a risolvere uno dei tanti folli enigmi di cui erano composte (e questi giochi venivano in molti casi tradotti e adattati anche al mercato italiano). Una delle intuizioni di Gilbert che contribuirono al successo del genere fu che nelle avventure LucasArts non si potesse praticamente mai morire o trovarsi bloccati, così da togliere pressione al giocatore e lasciare che si potesse concentrare sul gioco. Monkey Island, Sam & Max, Full Throttle e Grim Fandango sono alcune delle avventure grafiche più famose prodotte in quel periodo.
📚 Letture
“Più idioti dei dinosauri” di Daniele Scaglione (Edizioni E/O). Quello che stiamo facendo al mondo che conseguenze avrà sulla vita di mio figlio? L’autore, attraverso l’approfondimento dei temi più urgenti legati al cambiamento climatico, cerca di rispondere a questa domanda fondamentale.
📺 Visioni
SERIE TV:
Formula 1: Drive to Survive, su Netflix. È la spettacolarizzazione all’ennesima potenza della F1. Visto l’interesse per il Motorsport nato di recente, ho guardato le prime 4 stagioni. Stranamente, ma non troppo, le parti più interessanti sono quelle che mostrano il “lato umano” dei piloti, lontano dalle piste di gara. La serie può essere considerata uno spot pubblicitario per tutti quelli che conoscono poco oppure non hanno mai seguito il mondo delle corse. È fatta talmente bene, fin troppo bene a livello di montaggio e regia, che sicuramente centra l’obiettivo. Per tutti gli altri, che già conoscono la F1, non c’è molto di nuovo. Anzi l’effetto è un po’ straniante: a tratti si ha l’impressione che chi sa di essere ripreso “reciti” la parte di se stesso, cioè esageri, come se fosse in un reality.
Altered Carbon, su Netflix. È una serie cyberpunk creata da Laeta Kalogridis, tratta dal romanzo di Richard K. Morgan (che ho appena cominciato a leggere). È notevole da diversi punti di vista (e vietata ai minori di 18 anni). Delle due stagioni, solo la prima merita la visione. La seconda è più debole e non regge il confronto con la precedente. La storia è avvincente. Nel 2384 esiste una tecnologia in grado di rendere gli esseri umani immortali. La mente, con tutti i ricordi e le esperienze, viene salvata su una pila corticale, inserita nella colonna vertebrale. In questo modo, quando il corpo si ammala o viene danneggiato, si può cambiare, comprando una “nuova custodia”. Ovviamente non tutti hanno gli stessi privilegi e riescono a vivere in eterno. Solo i più ricchi possono permettersi upgrade e trasferimenti di identità sicuri.
FILM:
La trilogia del Signore degli Anelli, di Peter Jackson. Confesso che non amo il genere fantasy (a differenza della fantascienza) e che sarà molto improbabile che mi cimenterò in futuro nella lettura titanica della saga di Tolkien. Però ho voluto rinfrescarmi la memoria con i primi 3 film del regista neozelandese perché è in arrivo una nuova serie TV, basata sull’universo creato da Tolkien.
🎧 Ascolti
Earthling di Eddie Vedder. È il terzo album solista del leader dei Pearl Jam. Ha un sound diverso dal solito, grazie dalla produzione di Andrew Watt, che ha lavorato con artisti molto assortiti: da Justin Bieber a Ozzy Osbourne ed Elton John. Si intuisce che il cantautore abbia voluto sperimentare strade diverse, ma i pezzi che mi hanno convinto di più sono, non a caso, quelli dove il suo carisma vocale si sposa con il rock più classico.
(I link delle canzoni scelte sono Spotify, perché ha una versione free, ma è qualche mese che per i miei ascolti uso TIDAL. Al prezzo di un account premium Spotify, TIDAL offre una qualità audio superiore [1411 Kbps in formato FLAC]: la differenza si sente, anche senza un impianto audio eccezionale.)
🎙Podcast
“Rivoluzione Smart Working”, su Audible. Dario Vignali, il giovane imprenditore e fondatore di Marketers, ci spiega perché il digitale, in tutte le professioni, può diventare la migliore sintesi di produttività, crescita personale ed efficacia.